Capire i sintomi dello stress
Ci sentiamo tutti stressati, in vari momenti della nostra vita. Si tratta di una normale risposta a circostanze difficili, e può essere causata da eventi felici e tristi. Un nuovo partner o una vacanza può generare stress così come la morte di una persona cara o la perdita del posto di lavoro.
Lo stress è una tensione che ci prepara all’azione o al superamento di una prova, quindi non sempre è negativo e non sempre nuoce alla nostra salute ma al contrario può essere uno stimolo, può dare un certo brio alla vita e può incoraggiarci al raggiungimento di alcuni obiettivi.
Tuttavia essere costantemente sottoposti ad eccessive pressioni può provocare alcuni problemi di salute, quali cefalea, mal di stomaco, pressione alta e perfino ictus e malattie cardiovascolari.
Ciò che è stressante per un individuo può non esserlo per un altro, oppure una stessa situazione può essere stressante in modo diverso per la stessa persona in periodi diversi della vita. Pensate per esempio alla maternità. Per alcune donne è un esperienza gratificante e lo stress è relativo o comunque viene compensato dal piacere di essere madre. Per altre donne la stessa esperienza può essere vissuta tutt’altro che felicemente, al punto da arrivare in certi casi a soffrire di depressione post partum.
Esistono quindi diverse risposte ad una stessa “tensione” ed è questa stessa risposta a determinare l’intensità dello “stress” percepito . Ciò è dovuto a fattori come ad esempio gli obiettivi che ci poniamo, ciò in cui crediamo, quello che vogliamo dalla vita ed il nostro modo di pensare.
Lo stress quindi può essere stimolante oppure penalizzante. Per capire che peso sta avendo su di noi è necessario prestare attenzione alle proprie reazioni, cosa che diventa difficile fare quando le cause dello stress sono ben nascoste nei labirinti della nostra mente.
Uno dei primi passi per far fronte allo stress è imparare a riconoscerne i segni ed i sintomi personali. Il sintomo fisico è infatti un campanello di allarme che avvisa sull’incapacità del sistema mente-corpo di fronteggiare la situazione. Per superarlo si può chiedere aiuto ad un esperto, ad uno psicologo per esempio, oppure si può contare su se stessi tenendo comunque presente che le cure “fai da te” non sempre hanno effetto in situazioni gravi: tutto dipende dall’intensità del vostro stress, e dalla vostra capacità di autoanalisi. Il primo criterio utile è capire quanto dannoso è per voi lo stress che state vivendo.
Fate dunque attenzione ai segnali di avvertimento frequenti (mal di testa, insonnia, mal di stomaco, tensione muscolare concentrata soprattutto nelle spalle) ed alle vostre reazioni emotive.
Gestione dello stress
Agire sulla causa rimane la cosa più efficace. Risolvere i propri problemi o mitigare le reazioni emotive negative è fondamentale.
Cominciate con il valutare il vostro stile di vita :
- valutate la quantità e l’intensità delle “cose da fare” ogni giorno. Selezionate le cose che contano davvero per voi. Per aiutarvi stendete una lista ed accanto ad ogni evento o situazione stressante chiedetevi “dove mi sta portando? cosa ottengo? cosa ci perdo? che bisogni soddisfa? “. Si tratta di capire se il gioco vale la candela. A questo punto il “valore” dell’evento-azione diviene più consapevole e quindi potrete fare una classifica di priorità eliminando o modificando ciò che vorrete. Questo lavoro è complesso e non sempre di immediata realizzazione.
- osservate inoltre la vostra alimentazione e l’attività fisica.
- osservatevi per conoscere le vostre tipiche modalità di pensare e di reagire agli eventi (“sono sfortunato, mi va sempre male”; “dai dai non ti lamentare!!”; “sono incapace”; “non ci riuscirò!”; “dai che faccio tutto”).
- cercate altri punti di vista per descrivere la situazione stressante dandole una connotazione il più propositiva possibile. Per cambiare un pochino visione potreste rispondere a domande quali: ciò che mi preoccupa è un fatto o un pensiero? Esistono alternative?sto saltando alle conclusioni prima del tempo?
Esistono poi tecniche che uniscono l’aspetto fisico con quello psicologico e che , una volta acquisite, possono essere attuate anche da soli. Sono il training autogeno, la respirazione con visualizzazione, il rilassamento di Benson e simili. Tecniche filosoficamente orientate, ossia che derivano da una filosofia di vita che si trasforma poi in azioni precise, sono per esempio lo Yoga, il Tai Chi (e derivazioni) , la meditazione (e derivazioni), massaggi Shiatsu e simili.
L’uso di farmaci, invece, è utile solo in caso di sintomi gravi. Il dibattito è invece tuttora aperto circa l’utilità dei rimedi naturali e sulla loro effettiva efficacia. Tutte queste cure però sollevano dal sintomo ma non eliminano la causa dello stress.
buongiorno gli integratori consigliati per un uomo decisamente sottopeso tendente ad un nervoso anomalo con spasmi potrebbe essere una carenza vitaminica grave ?