Come aiutare la figlia a crescere bene nonostante un padre narcisista
Domanda:
Buongiorno Ernesta, vorrei farti una domanda ma colgo anche l’occasione per ringraziarti. Infatti le tue mail sul narcisista patologico (iniziate con l’avere scovato il tuo articolo sulle tecniche manipolatorie) mi hanno aiutato molto in un periodo difficile della mia vita, tuttora in corso: la separazione da quello che ho scoperto essere un narcisista patologico. Ovviamente una separazione partita da lui, nella fase di scarto nei miei confronti, dopo aver trovato una nuova vittima. Una storia da manuale la nostra. Per fortuna essermi liberata di lui è stata la mia salvezza, una liberazione che ha dato nuova vita alla mia autostima ormai sepolta.
Mi sono sempre detta che avevo tutti gli strumenti per capirlo per tempo (sono una assistente sociale e coach) ma non ce l’ho fatta. Ora quelli strumenti li utilizzo per riprendermi in mano la vita. Sono ovviamente passata in un percorso di psicoterapia.
La mia domanda è questa: abbiamo una figlia di 8 anni, come posso aiutarla a sopravvivere ad un padre così? Da buona vittima io (ma anche la bambina è così) sono estremamente sensibile ed emotiva, e punto tantissimo sull’intelligenza emotiva che cerco di allenare in mia figlia. Lei percepisce attualmente la mancanza di attenzioni da parte del padre (in pieno love bombing con la nuova fidanzata con cui già convive NB separazione di luglio scorso) e si rende conto di alcune cose: lui la costringe ad usare solo le scarpe che dice lui, vestirsi femminile, legarsi i capelli altrimenti “è brutta”. Poi lei torna da me, manifesta il disagio di questa imposizione e io senza denigrare mai lui, le ricordo che i gusti e le scelte non possono essere imposti da alcuno e bisogna vestirsi/conciarsi come meglio si preferisce seguendo i propri gusti e inclinazioni. Stesso discorso quando lui denigra persone a noi vicini. È un continuo smontare le cose che dice il padre, senza imposizioni o insulti a lui e con motivazioni. Ma non so se sia la tecnica giusta. Tieni conto che lui ovviamente in fase di affidamento ha fatto depositare nella risposta al mio ricorso un atto che contiene quasi una diagnosi nei miei confronti, ben 11 pagine (depressione, disturbo dell’umore nonché incuria nei confronti della bambina e pur dedicando attualmente alla bambina appena 24h alla settimana ha chiesto il collocamento esclusivo), non so se quando la bambina è insieme al padre lui attivi meccanismi di svalutazione nei miei confronti, la bambina non me lo riferisce. Lei è attualmente innamorata del padre e i continui suoi rifiuti (“mi prendi?” “Ehm no vediamo, non so quando posso prenderti”) la feriscono molto. Ovviamente lui fa un lavoro che gli consentirebbe di avere molto tempo libero, ma il pieno love bombing deve essere impegnativo!
Grazie di tutto, e perdonami se sono stata così prolissa
Risposta:
Gentile M.
La situazione non è facile e andrebbe vista nel particolare quindi quello che posso dirti è generico e prendilo come tale.
La cosa che puoi fare è compensare con saggezza alle carenze del padre dandole un modello femminile adeguato, fatto di una sana autostima, cura del sè adeguata (non stereotipata, ma non mascolina) libera espressione del sè. Spiegale che il padre esprime solo un punto di vista e che lui ha forti limiti; il messaggio è : tu vai bene cosi come sei, ti criticheranno e non piacerai ad alcuni ma sei amata e voluta da altri: vai bene!
Se soffre ti consiglio una terapia centrata sulla bimba.
A presto
Dr.ssa Zanotti
Buongiorno dott.ssa può andare in terapia una bimba senza il consenso del padre narcoisista patologico che non accetterebbe mai? Grazie
cara daniela
no putroppo non può. se però ci sono i presupposti può far interviene il giudice (che difficilmente dirà di no)
su come procedere può chiedere al servizi sociali della zona, ad un consultorio famigliare o ad un avvocato (però quest ultimo a pagamento)
Io ho un problema simile ma a differenza di un love bombing ad una nuova fiamma ora fa love bombing a mia figlia, con il risultato che lei chiaramente preferisce lui a me e lui conta su questo per ottenere la custodia… Come devo fare? Sono disperata!
Io ho vissuto un problema simile e posso confermare che la presenza della madre è molto importante.
Avendo avuto una madre depressa cronica non ho mai avuto una figura materna adeguata, ma anzi sono cresciuta condizionata dal fatto che non potessi mai parlare e che risultassi pesante, impazziente etc..