Come velocizzare la guarigione dall’ansia e dagli attacchi di panico

Posso affermare che ciò che non aiuta a velocizzare il processo di guarigione dall’ansia è identificarsi nell’etichetta che la descrive. Se l’obiettivo è quello di normalizzare l’ansia, dobbiamo demistificarla e non perderci nel gergo clinico del quale molti professionisti della salute sono così amanti.

Per esempio quando posso cerco di evitare l’utilizzo della parola “disturbo” quando si parla di problemi di ansia perché penso che incoraggi le persone a credere alle etichette, quando un insieme di sintomi potrebbe essere la prova di un’ampia varietà di situazioni da risolvere in modi diversi.

Poiché l’ansia è un problema temporaneo, evita di definire la tua vita e la tua persona con terminologie. Molto meglio evitare di “etichettarsi”:

Ma il mio problema è molto complesso! Il dottore mi ha detto che ho un disturbo ossessivo compulsivo con disturbo d’ansia generalizzato e in aggiunta un pizzico di disturbo di panico..

Sì, potresti benissimo avere tutti i sintomi e i comportamenti che rientrano perfettamente nella definizione clinica di un disturbo d’ansia secondo il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Ma quando fai un passo indietro, vedrai che il nocciolo del problema è uno solo, ovvero l’ansia che si manifesta in vari modi. Tutti appartengono allo stesso insieme, e la guarigione avviene attraverso l’applicazione dell’approccio corretto.

panicoPosso comprendere perché molti membri della comunità medica attribuiscano così alla leggera queste etichette ai pazienti. È nella natura della scienza ridurre i sintomi e i comportamenti a categorie peculiari per meglio comprenderli.

Non facciamoci etichettare così alla leggera

Il problema è che un’etichettatura diagnostica così fredda ha un impatto sul modo in cui le persone percepiscono sé stesse. Le persone vulnerabili possono tornare a casa dall’appuntamento col dottore pensando che l’etichetta che è stata assegnata loro è ora ciò che essi sono. Quello che è peggio è che c’è una enorme quantità di soggettività quando alle persone viene fatta una diagnosi col DSM. Soprattutto relativamente all’ansia.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è tra le migliori nel dare supporto a tutte quelle persone che cercano una soluzione a problemi d’ansia e attacchi di panico senza l’utilizzo di farmaci, ma spesso tutto ciò che ricevono prima di decidersi a contattare uno psicologo psicoterapeuta è un’etichetta con una diagnosi e una prescrizione a lungo termine di un farmaco. Queste persone escono dall’ambulatorio del dottore sentendosi ancora più anormali di quando sono entrati da quella porta; questo scenario non è sicuramente di supporto nell’affrontare con successo i problemi d’ansia.

L’obiettivo della terapia cognitivo-comportamentale è quello di fare per te l’esatto contrario. È concepito in modo tale da insegnarti che anche se stai vivendo una di queste esperienze strane e dolorose, tu sei di fatto totalmente normale. Quando impari a normalizzare la tua esperienza di ansia, guarisci molto più velocemente.

elimina gli attacchi di panicoTu non sei la tua ansia. Per quanto ti faccia sentire anormale, questa ansia non è il vero te. Non è quello che sei o che sei diventato. Una volta che i tuoi livelli di ansia si saranno abbassati attraverso l’utilizzo della terapia cognitivo-comportamentale, e che gli ormoni dello stress saranno riportati a livelli normali, comincerai a sentirti di nuovo molto di più come “il tuo vecchio te stesso”.

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89 risposte

  1. Giuliana ha detto:

    Solo grazie…ho letto tutto con interesse e lo rileggero ogni volta che mi prenderà la paura Giuliana

  2. Manuela ha detto:

    Ho letto con interesse e n riesco a nn piangere perché quando mi vengono le gambe molli nn riesco ad uscire e se esco nn mi godo nnte e mi sento in colpa verso gli altri perché la mia paura si legge in faccia, nn so come venirne fuori

  3. Lino ha detto:

    Interessante complimenti. A volte si accumula la tensione e poi si esplode. Tremori, gambe molli, formicolio.. E tante vertigini… Purtroppo nn se ne riesce mai a liberare definitivamente, restano extrasistoli, ipersensibilità ed ogni tanto la paura si riaffaccia in altre forme.. Solo chi lo vive sa di cosa parlo. Vi abbraccio

    • ernesta-zanotti ha detto:

      lei scrive
      Purtroppo nn se ne riesce mai a liberare definitivamente…
      per fortuna non è cosi se no a che serviremmo noi psicoterapeuti …scherzi a parte capisco ciò che scrive poichè nel pieno del disturbo il disagio sembra non passare mai
      le auguro di cuore per questo nuovo anno di risolvere le sue difficoltà..

  4. Paolo ha detto:

    Ecco forse ho trovato la speranza nuovamente

  5. Paolo ha detto:

    Peccato che lei è lontana qui non ho trovato quello che invece leggo da lei mi può consigliare un libro grazie

  6. Marco ha detto:

    Buonasera ho letto il suo articolo e l’ho trovato molto interessante… Vorrei spiegarle il mio problema… Sono circa 6 anni che soffro di ansia generalizzata con attacchi di panico (pochissimi all’annoma quasi gestibile. ) ora invece sono circa 20 giorni che mi è tornata l’ansia fortissima attacchi di panico frequenti e sono 7/8 giorni che dormo malissimo la notte perché mi sveglio con un senso di vuoto nello stomaco angoscia molto forte e nervosismo, e la paura terribile di impazzire… Da qualche giorno invece la notte mentre sono sveglio penso che non ce la faccio più e quasi quasi mi andrei a buttare da un ponte altissimo qui vicino casa.
    Sono in terapia da 7 giorni con 4gocce di citalopram la mattina e 10 gocce di EN mattina pranzo e cena ma non mi passa… Lei potrebbe aiutarmi? Secondo lei sto impazzendo? O è solo ansia? Grazie mille per la risposta

  7. Vito ha detto:

    Salve ho letto propio ora il suo articolo ed è molto interessante.. io sn circa 8/9 mesi che soffro D’ansia tt e partito da un dolore al petto cm se fosse un infarto…..ho eseguito tt gli esami da quelli del sangue a finire alla macchina del cuore l’otter …..fin ad ora nn mi sn consultato cn nessun psicologo avendo problemi a parlarne essendo molto chiuso pero ho fissato app nella prossima sett ….leggendo ora il suo articolo e vedendo altri ragazzi cn il mio problema si sono rasserenato un po nel tranquillizzarmi…..volevo chiederle e normale che si manifesti sempre cn i stessi dolor? Tra quali sono ….dolore al petto,bocca dello stomaco,testa ecc ….grz in anticipo

  8. Roberto ha detto:

    Dottoressa io soffro d ansia da tempo ma è stata abbastanza controllata nel passato, ora mi è tornata molto forte con il fatto del coronavirus, cioè paura di prenderlo e di morire, che consiglio mi può dare? Grazie

    • Alex ha detto:

      Ciao a tutti ho 23 anni e Sofro di ansia e attacchi di panico a 17 anni sono svenuto e da allora la mia vita è cambiata non riuscivo più a uscire e via dicendo poco a poco sono riuscito a uscirne fuori nel arco di questi anni o avuto qualche piccolo problema di salute ora negli ultimi mesi o avuto molto nervo stres e problemi di salute non gravi a e ho avuto di nuovo un mancamento dista offuscata debolezza e sudorazione eccessiva c’è mancato poco che svenissi di nuovo e ora non riesco più a stare in mezzo alla gente per paura che mi risucceda ho le vertigini e non riesco a stare da solo sono davvero molto triste perché ne ero uscito ma adesso sembra molto più forte di prima e sembra che non o la forza di reagire

      • ernesta-zanotti ha detto:

        caro alex sei giovane quindi sono mlto seria quando ti dico: vai da uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale o integrato o della gestal (sono 3 tipologie di terapie) ..inizia una terapia perchè è importante..vedrai che raccolgierai i frutti e sarai un ragazzo vivace come tanti altri

      • Giacomo ha detto:

        Ciao Alex! Spero tu stia meglio 🙂

        Anche io ho 23 anni adesso, ho avuto degli attacchi di panico quando ne avevo 18, ho fatto tanta terapia e sono stato meglio.

        Ultimamente la situazione è peggiorata di nuovo e sono di nuovo in terapia.

        Sono ipocondriaco (ho fatto tante visite al cuore per paura che ci fosse qualcosa di sbagliato), ho paura delle persone (agorafobico) e ho spesso sensazione di tachicardia, vista offuscata, gambe molli, svenimento e anche (imbarazzante!) la sensazione che stia per urinarmi addosso …

        È pesante, è fatico, ma c’è la faremo!!

        Non ho mai preso farmaci fino ad ora, ma valuterò insieme alla mia terapeuta se possa essere il caso 🙂

        Non molliamo! Vinceremo noi! Non lasciamo che ci vinca o controlli

        E soprattutto un consiglio: parlatene alla persone. Non vergognatevi, non nascondetevi, non fatene mistero! Normalizzate la cosa e spiegatelo alle persone. Molte vorranno aiutarvi 🙂

  9. Giovanni Cagnino ha detto:

    Buongiorno. Io da quando c’è il coronavirus soffro di ansia…respiro affannoso..senso di gola chiusa….quando mangio mi manca il fiato….tutto questo è solo ansia?

  10. Rossana ha detto:

    Salve articolo molto chiaro ed interessante. Sono una ragazza di 30 anni e Sofro d’ansia da cinque anni, tutto di un colpo un bel giorno mi sono ritrovata a pensare il mio futuro e che nn fossi in grado di superare tutti quei cambiamenti che la vita mi avrebbe messo di fronte. I primi anni sono stati terribili per me, non sapevo neanche l’esistenza di un attacco d’ansia così forte e tutto quello che l’ansia avrebbe potuto manifestare sia a livello fisico che mentale, ad oggi sono un po’ più forte quando l’ansia mi da il benvenuto.
    Non sono in grado ancora oggi di mandare via questi pensieri. Pensieri che nn capisco se mi appartengono realmente o solo un frutto immaginario creato dall’ansia. Adesso vengo al dunque,premesso che vengo da una famiglia di ansiosi. Tutte le volte che mi trovo davanti a bambini ho l’immagine che potrei fargli del male o che sono gelosa di qualcosama quando l’ansia passa io so benissimo che non potrei far mai del male e se mi fermo pure a pensare non ho né anche nulla di essere gelosa. Però tutte le volte ci casco sempre e mi lascio poi travolgere dall’angoscia, vorrei aggiungere l’ultima cosa che prima di questi cinque anni nn ho mai avuto nessuno tipo di questi pensieri ho cresciuto pure da sola i miei bei 3 nipoti. Gentilmente potrei sapere cosa pensa a riguardo?

  11. desy ha detto:

    Salve, ho un momento di stress e volevo chiedere se è normale avere attacchi di panico spesso durante il giorno avvolte mi sembra anche quando non ho l’ansia. Ho paura che mi venga di notte mentre cerco di addormentarmi perché di recente lo avuto anche di notte e nn dormivo oppure dormivo poco. La mia domanda è solo ansia? ho paura che mi possa ammalare, se mi viene di notte cosa dovrei fare? Avvolte faccio gli esercizi di respirazione e quando non va mi innervosisco mi può dare un aiuto. Così mi tranquillizzo. Grazie

    • ernesta-zanotti ha detto:

      la mia domanda è solo ansia?
      non posso saperlo con certezza..non la conosco non so la sua storia clinica. posso però dirle che l’ansia è manifestabile h24 e che lei parla proprio della paura della paura..intanto cominci da qui..le cose andranno molto meglio

  12. Michelle ha detto:

    Salve, sono Michelle, ragazza di 21 anni. Ho sofferto per qualche mese di attacchi d’ansia forti, e ho richiesto aiuto subito, a distanza di due mesi. Sono 2 mesi precisi che sto andando da una psicoterapeuta, dove grazie a tecniche di rilassamento e gocce di fiori di bach, ho notato un grandissimo miglioramento. Sono felice e orgogliosa di me per aver trovato il coraggio di chiedere aiuto e di riuscire pian piano a superare il tutto. Forza a tutte/i quanti! Ci vuole solo tanta pazienza e la volontà!

    • ernesta-zanotti ha detto:

      grazie mille per il tuo commento positivo

    • Mimmo ha detto:

      Vorrei uscirne ma sto dal un bel po così ormai ci convivo
      Grz x il tuo incoraggiamento

      • Giovanni ha detto:

        Salve dottoressa sono Giovanni, circa 5 anni fa ho cominciato ad avere problemi di ansia, non riuscivo a guidare da solo avevo sempre un nodo in gola, mi sentivo svenire, panico senso di agitazione continuo che puntualmente svanivano non appena bevevo alcolici. Il tutto è durato circa un anno ed improvvisamente, non appena sono diventato papà, è scomparso tutto senza mai aver preso nessun ansiolitico! Adesso a distanza di 5 anni mi sta ricapitando di stare in tensione continua con palpitazioni che mi hanno portato ad andare in pronto soccorso e capire che il mio cuore sta benissimo, sintomi che scompaiono solo quando bevo alcolici.Fortunatamente riesco a svolgere una vita normale perché cerco di convincermi che è solo ansia, però è davvero brutto convivere ogni giorno con questa agitazione. Lei pensa che riuscirò a sconfiggere nuovamente questa ansia da solo?

        • ernesta-zanotti ha detto:

          caro giovanni..scrive “Lei pensa che riuscirò a sconfiggere nuovamente questa ansia da solo?”..non lo so …certo è che se lo ha fatto una volta può farlo la seconda..allora cerchi di capire nel profondo cosa le è successo nel diventare padre..cos’è scattato, cos’è cambiato in lei o attorno a lei, quali pensieri, emozioni, obiettivi, intenzioni etcc…è potrebbe magari ripetersi (ovviamente in relazione alla sua realtà di oggi)
          “sintomi che scompaiono solo quando bevo alcolici” l’alcool è un anestetico emotivo e fisico..quindi potrebbere nascondere un bisogno di lasciarsi andare e non sentire. di rifugio..però ATTENTO!!! INTERROMPA QUESTO RIMEDIO..è piuttosto rischioso perchè crea dipendenza..meglio ansioso che alcolista.
          legga gli articoli ed altri commenti..troverà spunti
          in bocca al lupo

    • Chiara ha detto:

      Ciao Michelle. Sono nella tua stessa situazione. Adesso come stai? Posso avere fiducia e speranza?

  13. Simona ha detto:

    Salve sono Simona soffro di ansia generalizzata sotto cura adesso però da novembre ho sperimentato un nuovo sintomo dell’ansia non riesco più a mangiare perché ho paura di deglutire e soffocare sto impazzendo come se avessi la gola chiusa non so più cosa fare… qualcuno può dirmi se ha mai avuto questo disturbo???

    • ernesta-zanotti ha detto:

      cara simona ho avuto diversi pazienti con questo sintomo. posso dirti due cose:
      1)l ansia porta a tensione muscolare, la gola è un muscolo quindi può contrarsi cosi come lo stomaco
      2) a volte è legato ad un episodio del passato durante il quale si è sperimentata la stessa sensazione e si ha avuto paura…la gola però è teatro anche del famoso “nodo in gola” che invece è segno di tristezza
      buona riflessione

    • Klaudia ha detto:

      Ciao io ho avuto questo disturbo non riuscivo a mangiare niente, anche quando mangiavo dovevo bere tanta acqua per mandare giù quello che mangiavo e masticare tantissimo . Qualsiasi pastiglia che devo prendere la prendo solo in bustine. Mangiavo solo alimenti morbidi. Andavo sempre controllare la gola davanti allo specchio. E mille altre cose ma per fortuna sono uscita con tanta forza e impegno. Mangiò tranquillamente adesso solo che non asaggio mai alimenti strani e nuovi perché ho paura e le pastiglie continuò a non prenderli invece il resto per il momento sono tranquilla

    • Silvia ha detto:

      Ciao Simona. In 2 gennaio 2023 mi è venuto primo attaccho di ansia con qualche attacco di panico (solo all’inizio). Inizialmente ho avuta anch’io la paura deglutire (mangiare anche bere). In 7 giorni sono dimagrita 6 chili. Ho avuto la paura entrare in doccia sempre per paura di soffocamento. Prime 2 settimane dalla mattina fino alla sera respiravo malissimo con tachicardia e sudorazione ed enorme paura. Dormivo quasi niente. È arrivato il giorno della prima seduta da una psicologa (ho dovuto aspettare 2 lunghe settimane dove stavo veramente in pezzi) e loro hanno preso al posto mio un’altra persona (forse un conoscente). Alla fine dopo altre 2 settimane sono riuscita parlare con quella psicologa. Ma mi trattava con poco rispetto e sono rimasta male. Ho perso la fiducia dei psicologi e forse qui ho acquisito la forza per affrontare la situazione da sola. Sono passati 3 mesi dal “primo colpo” e posso dire che sto andando molto bene senza l’aiuto dei psicologi (onore ai quelli veri) e l’uso dei farmaci. La paura del soffocamento è sparita da tanto. La mia vita si è quasi normalizzata. So che servirà un po’ di tempo per sconfiggere l’ansia come tale ma so che ci riuscirò perché ho fatto già i passi giganti dall’inizio. Ci serve volontà pazienza ed ottimismo.

  14. Fabio ha detto:

    Salve Dottoressa, ho letto con grande interesse i suoi articoli su ansia e panico cui oppongo resistenza da oltre 10 anni. Sono in cura con psicologa che adotta un approccio psicodinamico e non cognitivo-comportamentale. Ad oggi il panico è ancora presente e non sono mai riuscito ad eliminare le benzodiazepine che, pur a periodi alterni in intensità, non mi abbandonano.
    Ogni due anni circa il sospetto di infarto torna ad affacciarsi insieme ad un ipercontrollo che mi fa percepire i minimi segnali del mio corpo rendendo difficile il sonno e anche le attività talvolta piu banali come andare a fare la spesa o lavorare. Soffro di ipertensione arteriosa che nei periodi “neri” si accentua. Gli esami vanno bene, ma continuo ad aver bisogno di farmaci saltuariamente.
    A suo parere l’approccio della psicologia dinamica è consono per il trattamento dei miei stati d’ansia (e panico)?
    Ancora complimenti per il suo modo così puntuale e costruttivo di descrivere con meravigliosa semplicità gli stati di ansia (per me un vero e proprio mostro).
    Spero potrà commentare, la saluto e la ringrazio (se non fossi già seguito, probabilmente opterei per il suo supporto).

    • ernesta-zanotti ha detto:

      buongiorno fabio..l’approccio cognitivo è il migliore per questi casi ..anche l’approccio strategico breve potrebbe aiutarla per gestire il sintomo..la psicodinamica invece è adatta per l’analisi di dinamiche più profonde che sicuramente influenzano l’ansia.

  15. Gennaro ha detto:

    Ho 24 anni e non sto vivendo più la mia vita da normale o sintomi che quando cammino mi tremano le gambe mele sento leggere e a volte sensazione di vertigini
    Mentre se sto guidando oppure sto seduto e di meno i sintomi sarà l’ansia ?

  16. Anna ha detto:

    Ciao anche io da sette mesi sto soffrendo di ansia tutto e partito da una paura della pressione alta i sintomi sono ronzio nelle orecchie ho perso molti chili affaticamento. Nervosismo senzazione di vertigini per la strada stomaco contratto e solo da pochi giorni sto incominciando a dormire quasi bene se dormo bene guarisco che dice

  17. daniela ha detto:

    Buongiorno dottoressa, la mia ansia si manifesta particolarmente quando devo andare a mangiare fuori.Mi ha provocato dissenteria e vomito tanto da rovinare la serata a me e a tutti i commensali. Provo un senso di claustrofobia e desidero fuggire a casa immediatamente. L’evoluzione è stata lo stomaco chiuso a priori e il rifiuto di mangiare(per anche 2 giorni). In quelle occasioni non ho avuto disturbi gastrointestinali, ma ma il senso di angoscia si. Prendo xanas in gocce ma al terzo ciclo a distanza di 3 mesi da un periodo di stress all’altro non noto miglioramento soddisfacente. Anzi ieri sera sono stata male anche a casa.

  18. agnese ha detto:

    Carissima dottoressa è molto confortante ciò che lei scrive. Mi piace, io soffro di ansia e panico da 2 anni anche se 20 anni ha sofferto di anoressia. Ora sto male perché nn riesco ad uscire di casa ed ho 2 bambini ho consultato 2 psicologi ma causa coronavirus hanno sospeso tutto. Mi dica solo qualche parola di conforto x migliorare ma soprattutto x riportarmi alla vita e godere dei miei figli. Grazie

  19. Gennaro ha detto:

    Salve dottoressa ho 24 e sono un ragazzo in piena salute e ho un problema diciamo mentale piu che fisiologico, e questo problema persiste da piu di 1 annetto, sento come se il mio corpo avesse bisogno d’aria, e comandare io ogni singolo resipiro , per paura di non respirare più… è una cosa bruttissima ho fatto esami ed è tutto ok ai polmoni , però se bevo qualche bicchiere di vino scompare del tutto e ricompare la paura alla mia lucidità… non so se mi sono spiegato bene ma è una cosa che mi manda al manicomio a volte ci rido sù… dico mi sto rincoglionendo

    • ernesta-zanotti ha detto:

      forse possiamo pensare alla mancanza d’aria nel suo significato simbolico..quando si sente mancare aria? in quali occasioni vorrebbe “respirare”..forse è solo una situazione di costrizione o troppo stress…

  20. Dony ha detto:

    Salve a me gli attacchi di panico vengono ogni tanto quando sto guidando mi saprebbe dire cosa è ?
    Articolo veramente interessante

    • ernesta-zanotti ha detto:

      buongiorno
      come lei stesso dice è ansia…se mi sta chiedendo di che cosa ha paura..la risposta può saperla lei..solitamente l attacco di panico è la paura del sintomo…probabilmente in auto, per ragioni personali, arrivano con più facilità..quindi cerchi di capire cosa le succede in auto, quali pensieri ha etcc..

  21. Emilia ha detto:

    Gent.ma dott.ssa,
    Ho la sensazione di stare ogni giorno peggio e sommare un sintomo all’altro.
    Premetto di avere avuto gravi lutti e perdite di vario tipo.
    La percezione è di non riuscire a comunicare dubbi e paure a qualcuno che comprenda e non sminuisca semplicemente.
    Mi sento intrappolata, in ruoli che ormai sento non mi appartengano: madre, vecchia infermiera, vecchia moglie, vecchia figlia, vecchia sorella, vecchia zia, ecc., ma nello stesso tempo mi sento minacciata per la perdita di tali ruoli.
    Ho anche la percezione che chi mi sta attorno abbia eccessive aspettative, ma nello stesso tempo sia cosciente che non potrà o saprò soddisfarle, provando umiliazione.
    Questa ambivalenza di percezioni ha eroso qualcosa, minato nel tempo la mia autostima facendomi perdere la fiducia in me stessa, la capacità di giudizio, una forte autocritica.
    La reazione è stata contraria agli effetti previsti. Invece di arrendermi ho continuato a cercare, studiare, darmi da fare, per sentirmi all’altezza.
    Ma a nulla è servito. Oggi mi sento molto stanca, meglio, stufa. Ho accumulato dolori, stanchezza, notti in bianco e perdita di sonno. Ho sempre più dolore alla testa, alla colonna, nausea, senso di vertigine, tremori a gambe e braccia,crampi, formicolii localizzati a mani o piedi, rigidità alle spalle e forti dolori. Ho perso la speranza di potercela fare, come una via di non ritorno.

    • ernesta-zanotti ha detto:

      “…Oggi mi sento molto stanca, meglio, stufa..” sia mai questo di cui a bisogno per cambiare? solo lei può farlo, solo lei può liberarsi dal bisogno di soddisfare l’altro o di ammonirsi se delude l’altro.

  22. Emil ha detto:

    Gentile dottoressa, ho 63 anni e ho goduto di buona salute fino a 2 anni fa quando a seguito di un attacco ipertensivo, 210-110, fino ad allora ero sempre stato tendenzialmente ipoteso, sono diventato un iperteso in terapia farmacologica a vita. Ho fatto tutti gli esami, del sangue, ECG, Ecocardiocolordopler, Holter 24 ore, ma non è stato riscontrato nessun problema. Anche i valori ematici erano e sono buoni. Esami che ho ripetuto sempre con lo stesso esito. Tuttavia qualche mese fa sono andato incontro ad un episodio di Fibrillazione atriale parossistica, episodio che si è ripetuto ben 4 volte nell’arco di due mesi. Trattato in pronto soccorso e ristabilito il ritmo sinusale. I cardiologi che ho consultato concordano nel non riscontrare patologie cardiologiche. Ma intanto ho cominciato anche una terapia farmacologica con antiaritmici. Da allora la mia vita è un inferno. Sto sempre in allerta, mi controllo i battiti spesso, avverto ogni minima alterazione del ritmo, sento tutte le eventuali extrasistole, ho paura della prossima fibrillazione. Talvolta comincio ad avvertire delle extrasistoli e mi allarmo, mi diventano le mani e i piedi gelati, mi sento confuso, il cuore comincia a battere più velocemente e questo mi genera ancora più ansia. Dormo male, mi sveglio alle 4 del mattino. Che cosa ne pensa? Le sarei davvero grato se potesse esprimere un Suo parere. Grazie

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile emil, una volta scartata l’ipotesi di un problema medico (ma è il medico che deve accertarsene) e quindi di un qualcosa che si può controllare e prevenire , le conviene imparare ad accettare il suo stato di vulnerabilità e lasciare che il sintomo passi, legga i numero articoli a riguardo che ho pubblicato.le possono dare qualche spunto..se non riesce da solo può avvalersi dell’aiuto di uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale..se vorrà delle consulenze approfondite mi scriva in privato oppure cerchi nella sua zona..sicuramente ci saranno ottimi colleghi pronti ad accoglierla.
      i miei migliori auguri

  23. Lara Giacobelli ha detto:

    Salve! Come posso contattarla ? Io vorrei una consulenza online è possibile?

  24. Serena M. ha detto:

    Buonasera Dott.ssa
    Sto vivendo un periodo da incubo.. Premetto che ho 33 anni e in passato ho sofferto di esaurimenti nervosi con ansia e attacchi di panico sempre superati da sola o con l aiuto di cure fitoterapiche.
    È da luglio però che non sto più bene.. tutto È cominciato come per tanti x la paura del covid.. poi un forte stress sul lavoro che tra l.altro avevo cambiato da poco.. con pressioni e richieste sempre crescenti dove alla fine mi hanno portato a lasciare perché non sostenevo più quel ritmo.. le mie energie vitali erano finite. I vari lockdown poi non stanno aiutando perché non si ha modo per evadere con la mente.. stando sempre a casa i pensieri sono sempre fissi sui problemi.
    Ora è circa un mesetto che sto facendo qualche lavoro di pulizia pur di arrotondare qualcosa dato il periodo nero.. in passato avevo già svolto questo lavoro senza grossi problemi nel svolgerlo. Il problema è che è ritornata una fortissima ansia con attacchi di panico.. il tutto parte con vampate di calore al petto e alla testa.. confusione mentale forte debolezza fisica e muscolare con sensazioni di svenimento. Inutile dirle che lavorare sta diventando molto pesante x me è tutto questo non fa altro che alimentare ancora di più la mia ansia.
    Il medico mi ha dato xanax 3 volte al giorno 5 5 10.. x le analisi dice di aspettare che questo non è il momento.. dandomi ferro e bbtonic xke soffro tantissimo anke col ciclo.. prima durante e dopo perché sono un Po anemica.. in più ho problemi intestinali x via di intolleranza al lattosio e sospetto celiachia il che negli anni ho perso qualche kilo.
    Lo xanax non mi sta facendo nulla.. anzi a volte mi sembra che peggiori il tutto è vorrei eliminarlo. Sono costantemente debole stanca di questa situazione e in preda all.ansia.. vorrei tornare quella di qualche mese fa.. ma come fare? Ha qualche suggerimento? La ringrazio tanto.. Serena

    • ernesta-zanotti ha detto:

      se ha gia sofferto in passato di DAP le consiglio di iniziare una terapia cognitivo comportamentale per lavorare sulla sua mente oltre che sul suo corpo..il farmaco da solo non basta. per i piccoli suggerimenti legga i miei articoli e qualcosa trova..legga anche libro sulla mindfulness (che le ispira)

  25. Laura ha detto:

    Buonasera, complimenti, molto chiaro e interessante l’articolo! Io soffro di ansia generalizzata con intermittenze da quando avevo 18 anni, ora di anni ne ho 41 però purtroppo in seguito ad un infarto subito da mio marito 2 anni fa non vivo più. Visti più psichiatri e neurologi e preso più tipi di antidepressivi che mi hanno dato effetti collaterali non indifferenti: sbalzi di pressione, stati di panico quasi costanti… ora rinunciato, sto un po’ meglio però, non so se sia uno strascico di questi medicinali, mi sto portando avanti come una morsa allo stomaco, tipo inquietudine, che si presenta di più verso sera e poi ogni tanto di notte… ora sono in psicoterapia! Secondo Lei a cosa sia dovuta questa strana e spiacevole sensazione fisica allo stomaco che non mi lascia vivere serena? Grazie e complimenti ancora.

    • ernesta-zanotti ha detto:

      bhe difficile dirlo cosi senza conoscerla..un po come chiedere al medico perchè si ha il mal di pancia….tuttavia potrebbe essere semplice gastrite, emozioni represse che ora emergono (e bene!!cosi le può “risolvere”) oppure effetto del farmaco ..ma se fosse cosi dovrebbe sparire max un mesetto (credo..chieda al medico perchè non conosco il suo caso) possibile un mix tra le opzioni..il lavoro della psicoterapia può far effetto solo nel caso in cui siano emozioni represse e che ora stanno emergendo..la sua terapeuta saprà sicuramente cosa fare..in bocca al lupo!

  26. Michela ha detto:

    Ho attraversato un periodo da incubo. Mio marito è stato ricoverato per covid e io sono rimasta a casa, da positiva, con la mia bimba di 2 anni. Un senso di solitudine e di terrore di non farcela. (Non so nemmeno io come ho fatto in alcuni momenti..questa malattia è davvero invalidante). Ora sono diventata negativa, ma ho un’ansia costante e quelli che credo essere attacchi di panico: senso di soffocamento, peso al petto, vertigini, spesso è come se sul diaframma fosse contratto e non riuscissi a portare il respiro fino in fondo. Tutto ciò mi terrorizza..e probabilmente questa malattia mi ha colpito molto emotivamente…cosa mi consiglia dottoressa?

    • ernesta-zanotti ha detto:

      buongiorno
      mi dispiace molto per la sua esperienza..le consiglio 2 cose
      1) lavorare sull’ansia attuale attraverso letture esercizi di mindfulness
      2) lavorare sul trauma …l’ìnasia potrebbe essere un post-traumatico ….qui però serve un professionista meglio se cognitivo comportamentale con pratica di EMDR
      in ogni caso cerchi di capire il buono dell’esperienza..cosa le ha insegnato? quali valori ha fatto riemergere? Cosa le dice?quale messaggio le porta?
      uno è intuibile..le dice di prendere in mano la sua parte piu vulnerabile e farla crescere , prendersene cura come adulta.
      le auguro il meglio

  27. AKC ha detto:

    Buongiorno Dottoressa ho trovato davvero illuminanti i suoi articoli in particolare sul fatto che le etichette non siano per niente di aiuto e sul fatto di “accogliere” l’ansia.
    Ho 29 anni sono un ingegnere ed il mio lavoro mi piace molto. Ho fatto però una scelta difficile di lavorare come libero professionista, per quanto sia uno studio di famiglia. Mi piaceva la possibilità di costruire qualcosa di mio per un lavoro per il quale non avrei avuto problemi a dare anima e cuore. Il problema è che rispetto ai miei coetanei non è una passeggiata..lo stress è a livelli alti anche per le responsabilità che ho ( e dove lavoro sono solo ad averle perchè solo io mi occupo di certi lavori) e per il fatto che i guadagni non sono certi. Ora mi sento un pò affaticato e indietro rispetto ai miei coetanei nonostante non mi scambierei con nessuno.Questo perchè mentalmente avevo l’idea che a 30 anni avrei avuto cose che effettivamente non ho..per esempio una cosa con la mia ragazza..forse mi sono sempre idenitificato molto in studio e lavoro, ma in tutto ciò anche per passione verso il mio lavoro. In seguito ad un lavoro molto stressante mi sono prese paure “irrazionali” immagino rientrabili nell’etichetta del DOC ovvero paura di impazzire, diventare violento o assumere droghe, il tutto avente come “trigger” notizie di giornali o simili..Io sono uno super tranquillo, mai toccato una sigaretta e mi fa paura solo pensare queste cose, semplicemente non mi sono mai passate per la mente fino a 2 mesi fa. La particolarità è che di questi pensieri ne ho sofferto molto i primi 15-20 giorni..poi ho iniziato un pò ad accettarli e ora la reazione che ho se mi vengono in mente è decisamente meno stressante.
    Mi sento che accettare certe stati d’animo e pensieri senza giudicare mi aiuta, in un certo senso vederli in terza persona e aspettare che passino…ma non ci riesco sempre. Infatti ho dei momenti in cui mi sento un senso di angoscia somatizzato alla pancia e credo sia la paura di avere di nuovo queste paure..poi un pò alla volta mi passa. Spesso la mattina appena mi alzo sento questa angoscia e circa 10 giorni fa ho avuto un pre attacco di panico mentre guidavo ma per fortuna l’ho controllato e mi sono fermato.
    Volevo chiedere dei consigli dato che mi sono ritrovato nei suoi articoli. Come posso fare a livello “pratico” per non combattere l’ansia? a volte ci riesco..altre no. La corsa che faccio tutti i giorni mi aiuta ma non può essere una posizione. possibile che influisca in tutto anche il fatto di vedere questi famosi 30 anni come target rispetto al quale sono in ritardo?

    • ernesta-zanotti ha detto:

      Come posso fare a livello “pratico” legga qualcosa sulla mindfulness che la aiuta a lasciar scorrere la paura
      per il resto però è necessario intervenire sul caso specifico..sarebbero troppe le cose da scrivere a riguardo..quello che fa in generale va molto bene..se non basta signiffica che c’è un blocco di struttura ..uno schema mentale che alimenta l’ansia o il doc..(esempio il perfezionismo..)..ma questo va indagato con cura

      poi scrive
      possibile che influisca in tutto anche il fatto di vedere questi famosi 30 anni come target rispetto al quale sono in ritardo? si può essere un evento scatenante ma dipende sempre dal significato che x lei questo ha…

      le auguro il meglio!

      • AKC ha detto:

        La ringrazio per la risposta Dottoresa.
        Mi informerò meglio sul mindfulness e per quel che riguarda il perfezionismo non mi sento di escluderlo, però non ne conosco bene il significato in termini psicologici.
        Se dovessi averne bisogno sarebbe possibile un consulto online dato che siamo in luoghi di Italia distinti? Eventualmente potrei contattarla per mail per prenotare? Grazie!

  28. Nunzia ha detto:

    Come poso fare non c’è la faccio più con questi attacchi di panico

  29. Francesco ha detto:

    Sarò una voce fuori dal coro, e chiedo scusa se con questo commento potrei offendere chi di lavoro aiuta le persone ad uscire dai problemi di attacchi di panico e ansia. Io ho sofferto di ansia e di attacchi di panico prima per due anni, poi per circa 6 sono stato bene. Successivamente mi sono tornati sotto forma diversa. I primi mi davano palpitazioni fortissime che una volta terminate poi mi lasciavano in pace. Ho imparato a conviverci e ad accettarle finche sono sparite e come dicevo per 6 anni sono stato benissimo. Di colpo mi sono tornati gli attacchi di panico ma come dicevo in forma diversa. Questa volta è stato molto più difficile e spaventoso. Avevo la derealizzazione e la depersonalizzazione. Ero spaventato a morte. Per 4 anni ho evitato di fare la cosa che più mi piaceva fare e ancora oggi se devo essere sincero ho ancora un po’ di paura. Però dentro di me è nata la consapevolezza che solo accettando quello che ho posso andare avanti. La paura di vivere non può essere più grande della voglia di vivere. Ad un certo punto mi sono reso conto che reprimere la vita è un errore gigante, quindi visto che fino ad ora non sono morto ne di ansia ne di attacchi di panico, sto cercando di fare tutto quello che facevo prima. Sempre con un po’ di timore, ma con molto più coraggio. Se dovesse venirmi un attacco lo accoglierò ovunque io sia, ma stare chiuso in casa non me lo farebbe di certo passare. Ho fatto un po’ di psicoterapia lo ammetto e non me ne vergogno, anzi. Ma mi sono reso conto che nessuno può essere il miglior psicologo di noi stessi se non noi stessi. Quindi il mio consiglio è uno solo, fate il percorso di psicoterapia, ma non dimenticate mai che dipende sempre tutto da voi. accettatevi, non vergognatevi se vi capita un attacco di panico in mezzo alla gente. Non morirete. Forse qualche stupido che vi vedrà in difficoltà riderà di voi, è possibile, ma su 10 persone, 9 capiranno, perchè tutti noi abbiamo qualcosa che non va e non per questo ce ne dobbiamo vergognare. Tornate a vivere, portate voi l’ansia a spasso, il giorno che diventerà vostra amica capirete che farà parte di voi, e forse voleva solo avvertirvi che qualcosa in voi non andava. Spero di non essere stato troppo presuntuoso, ma ci tenevo a dare il mio messaggio di speranza a tutte quelle persone che pensano che sia impossibile guarire. Non siete malati, siete semplicemente voi. Accettatevi. Oltre la paura ci sono le cose più belle.

  30. Filo ha detto:

    Salve Dottoressa.
    Non mi è ben chiara la distinzione tra psicoterapia ed analisi.
    Le spiego, io ho i sintomi di ansia da Lei descritti nei post..mi sono rivolta ad una psicoterapeuta che si occupa anche di mindfulness,ma lei dopo una seduta mi ha consigliato di iniziare un percorso da un” analista con specialità junghiana…
    Sono rimasta un po’ stranita.
    Se può aiutarmi a capire la distinzione, le sarei grata.
    Grazie.

    • ernesta-zanotti ha detto:

      buongiorno
      sinceramente non comprendo la scelta della sua terapeuta..comunque in due parole:

      tendenzialmente ci sono 4 filoni alla psicoterapia (MOLTO riduttivo dire cosi ma in questo contesto non posso fare altro)
      approcci dinamici-psicologia del profondo (come l’analitico) approcci cognitivi (terapie cognitive e comportamentali, costruttiviste etcc), approcci transeprsoanli e della relazione e poi quelle integrate (MIX)
      la differenza sta nella teoria sulla sofferenza psicologica (come nasce come cresce etcc) e sui metodi per trattarla.

      le psicoterapie cognitive(come ad esempio la strategia breve, la cognitivo costruttivista, la comportamentale etc) si basano sul fatto che una sofferenza dipende da come tu pensi, da cosa pensi di te stesso e del mondo e da quello che fai per gestirla..una volta presa consapevolezza dei pensieri “tossici” e delle strategie per gestire l’emozione di sofferenza si punta al loro cambiamento(attraverso il dialogo ed alcune tecniche precise)

      le terapie analitiche (freudiane, junghiane, laicaniana ecc) si basano sul fatto che la sofferenza arriva da dinamiche profonde spesso nate da piccoli e che “non risolte” creano disagio. Belle ma lughe e spesso sfuggono alla concretezza…non forniscono strumenti pratici..
      le terapie analite, se pur molto affascinanti oggi stanno per essere superate dalle psicoterapie “evidence based” (quelle cognitivo-comportamentali) la cui efficacia è provata scientificamente (miglior risultato in meno tempo) MA NON SEMPRE è ciò che serve ad una persona…o meglio ..una persona può aver bisogno anche di entrare piu in profondità verso la scoperta del sè profondo, a volte inconscio..non si ntratta di “tecniche per gestire la sofferenza” ma di conoscersi nella propria complessità e risolvere vecchie ferite
      ecco perche esistono però ora piu che mai approcci integrati (per esempio nel mio caso) che uniscono la precisione, la praticictà e l’efficienza delle terapie cognitive con la complessità e gli aspetti profondi del sistema dinamico/relazionale dell’essere umano.

      quindi per un disturbo da ansia le terapie cognitive sono il top! poi però, risolto un po il sintomo, si indagano le cause profonde, astratte e complesse attraverso teorie e pratiche della psicologia del profondo e/o relazionali dinamici

  31. Justin Catania ha detto:

    Non so se lei leggerà questo commento ma io ci provo comunque… Sono un ragazzo di 19 anni che già da 2 mesi ho sempre una specie di mal di testa frontale che non mi lascia 24 h su 24h, ho rimuginato molto tanto che adesso penso di non riuscire a pensare o per lo meno lo faccio lentamente, ho scarsa concentrazione e attenzione o vuoti di memoria, depersonalizzazione, derealizazzione, quando sono in mezzo alle persone non riesco ad aprire bocca ma non perché ho paura di parlare come se ci fosse qualcosa che mi bloccasse, ho sempre un nodo alla gola e dispnea, la mia voce è cambiata, non riesco a essere più il ragazzo di prima simpatico divertente, dormo male nel senso che il mio sonno non è più riposante e mi sento anche rallentato nei movimenti, stanco e debole.. La mia psicologa ha detto che si tratta di ansia generalizzata, somatizzata ecc… Alcuni hanno detto pure che sono depresso, spero solo che non duri per sempre questa situazione… Mi sta complicando parecchio i piani futuri…

    • ernesta-zanotti ha detto:

      devi tenere duro e continuare a lavorare su te stesso…capire il perchè delle tue apure e affrontarle…gestire il tuo pensiero diventando un po piu fiducioso..se lavori vedrai che passa

  32. Francesca ha detto:

    Salve dottoressa, sono una ragazza di 29 anni,leggere le sue parole mi è stato molto utile. Io soffro dibattacchi di panico da luglio acorso, successivi al periodo di lockdown. Ho parlato con uno psicoterapeuta, e la situazione è migliorata, perchè ora so quando arriva il panico, lo riconosco, e non mi spavento ulteriormente. Peró ho un piccolo disturbo che sopravviene nei periodi di forte stress per esempio con il caldo etc.. mi fisso sul pensiero di non riuscire a respirare, ho paura di smettere improvvisamente. Quindi poi mi focalizzo e tento di controllare tutto, ma so che è una mia fisima. Mi da perfavore un suggerimento per bloccare questo pensiero, per annullarlo, perchè logicamente so, che non posso smettere di respirare, ma questa cosa mi sta disturbando parecchio, m innarvosisce, ed è un circolo vizioso. Grazie!

    • ernesta-zanotti ha detto:

      putroppo quello che chiede è proprio il contenuto della terapia..non esiste una formula che va bene per tutti..quello che può fare però è scritto negli articoli: accetti il pensiero, lo lasci andare, si eserciti: mediti con il caldo , faccia esercizi di respiorazione con il caldo e accetti la sensazione

  33. Giorgia ha detto:

    Buongiorno Dottoressa ,da qualche tempo soffro di ansia e attacchi di panico a causa di una preoccupazione per mio figlio e un cambiamento lavorativo di mio marito e lo ha portato lontano.Da quando son piccola tutti i cambiamenti mi spaventano. Da settembre andrò da una psicoterapeuta e cercherò di sforzarmi accettando la paura della’ansia e il dormire male .

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile giorgia..preoccuparsi per i cari è normale..forse lei è molto sensibile ..forse la lontananza di suo marito la fa sentire piu vulnerabile ..vedrà che riprendendo un po di ottimismo e forza tutto si sistemerà
      in bocca al lupo

  34. VIVIANA ha detto:

    buonasera dottoressa ho 33 anni soffro di ansia da tanto tempo,ultimamente si sono intensificati gli attacchi di panico mi capita di avere anche 3 crisi al giorno.da una settimana ho iniziato il daparox a gocce ma non sto ancora vedendo risultato,il medico mi tranquillizza giornalmente dicendomi che devo avere pazienza che la terapia faccia effetto. la prego mi dia un consiglio,ho due bambini e lavoro non posso permettermi di stare cosi….

  35. Nessuno ha detto:

    Grazie a lei ho ritrovato la speranza di tornare la me di prima, ma il mio problema principale è la bassa autostima ,ho sempre paura di essere giudicata da persone altrui praticamente per tutto, non riesco a fidarmi di nessuno pk vedo tutti allo stesso modo , anche gli amici più stretti.
    E parlando degli attacchi di panico …..mi vengono più volte al giorno oppure dopo un mese ma diventano sempre più difficili da controllare.

  36. Fabiana ha detto:

    Salve…da agosto ho cominciato ad avere vertigini e il mio medico mi ha riscontrato la labirintite…a settembre ancora avevo vertigini da non riuscire a stare in piedi ,sono andata dall’ otorino e mi aveva detto tutto OK…da un mese una volta ogni 15 giorni sto andando da un osteopata perché mi ha detto che sono vertigini da cervicale ma ancora oggi che stiamo a dicembre non passano … Può scatenare il tutto l ansia ? Passo le mie giornate allungata perché stando in piedi sembra che devo svenire da un momento all altro …grazie per la risoosta

  37. Samuela ha detto:

    Buongiorno.. Mi è successo al lavoro sulle scale al turno serale un attacco di panico e di perdere il controllo e dire “sto male” e da lì, é due settimane che sono in mutua e non riesco a pensare di poter rientrare li.. È un ambiente molto grande e pieno di clienti. Tutte le mie paure sono focalizzate li e non riesco più a fare niente. Sto prendendo da quel giorno la sertralina e tavor al bisogno ma ho paura di non farcela. Lunedì dovrei rientrare ma ho troppa paura di svenire. Cioè nella mia testa c’è solo lo svenire ora. Mi potete dare un consiglio? Ve ne sono grata. Abbracci.

  38. Francesca ha detto:

    Sono Francesca e da circa 15 anni soffro di ansia e attacchi di panico, le ho provate tutte sedute dal psicologo, farmaci che arrivato ad un certo punto non fanno più effetto. Sono stata più o meno bene fino a maggio dell’anno scorso e poi è ricominciato tutto da capo. Sono davvero stanca e non vedo una via d’uscita.

  39. alessandro ha detto:

    Sono Alessandro.
    Ho 48 anni, sono sempre stato emotivamente fragile ma allo stesso tempo molto forte fisicamente….nel bene nel male ho sempre affrontato la vita.
    Il 2016 è stato un anno molto positivo ….non mi sono mai sentito così sereno , equlibrato, in pace…poi poco alla volta…
    Dopo un paio di anni di buio…. fallimento economico, perdita del lavoro, covid e divorzio…sono caduto in depressione ansiosa…
    Ho dovuto ricominciare non da zero ma quasi….ora dopo 18 mesi sto meglio….non bene ma meglio.
    Psicoterapia, e psichiatra….
    Ma la cosa che più mi fa stare male è questa ansia e angoscia questa paura e senso di vuoto che mi prende al risveglio..cioè nel momento tra conscio e incoscio, anche quando faccio brevi riposi pomeridiani..credo di avere un idea del motivo: cose irrisolte a livello psicologico, accettazione, una sorta di post traumatico..ne ho parlato ovviamente con la psicologa…mi si dice che devo imparare ad accettare a essere più resiliente, che ho una sorta di dipendenza affettiva…ecc
    Sono anche in cura con farmaci…tipo xanax.
    Ma non capisco bene il motivo di questa reazione, …ok ci sarà il fattore cortisolo boh
    Non so bene come diminuire questa cosa.
    Ps. Vado a lavorare mai perso un giorno, esco con amici, tengo casa pulita e in ordine…e mi prendo cura di me…ovviamente non ho piu ka spinta vitale di prima, spesso mi sforzo di fare le cose.
    Vorrei sapere se capita anche ad altri?!…insomma se qualcuno ha questa sensazione opprimente con un peso sullo sterno..
    Un saluto.
    Alessandro.

  40. Alessandro ha detto:

    Buongiorno,ho letto con piacere,peccato che io non riesca ad uscirne.
    Vivo con disturbi forti da panico, H24, passerei le giornate negli ospedali.
    Sembro all’apparenza un normale 40 enne, con famiglia. Cammino con la macchina della pressione e saturimetro in auto, misuro costantemente. Non riesco ad allontanarmi dai miei posti al sicuro, mi dicono che si chiama agorafobia. Ho paura di spostarmi anche a 5 km da casa.
    Che fatica a vivere.

    Fatto 6 mesi di psicoterapia cognitiva,ma niente. Ogni tanto Xanax , ma non cambia niente.

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