Una domanda molto frequente: “Perché ho gli attacchi di panico?”
Forse ti stai chiedendo perché l’ansia è un problema per te ma non per altre persone, specialmente se questo disturbo si è manifestato di punto in bianco (ad esempio con attacchi di panico). Secondo una ricerca dell’Università di Cambridge c’è una percentuale considerevole della popolazione che possiede una predisposizione genetica all’ansia.
La predisposizione all’ansia
Credo che la maggior parte delle persone che incontro nel mio lavoro rientrino nell’insieme di persone che hanno una predisposizione alla “sensibilità verso l’ansia”. Questa caratteristica aumenta il loro livello di attenzione verso il mondo esterno al fine di individuare eventuali pericoli. Tuttavia nel caso degli attacchi di panico il pericolo non è reale, ma generato dalla stessa paura dei sintomi che l’ansia ti sta causando.
Per questo gruppo di persone, la scintilla che avvia il disturbo di attacchi di panico è in genere un innesco quale uno sfinimento estremo (mentale/emotivo/fisico) o uno sconvolgimento improvviso come un lutto, una malattia, un trauma, o la fine di una relazione (separazione/tradimento). Altre volte l’ansia non ha origine da un evento particolare nella vita ma si manifesta per abitudini di vita non salutari (ad esempio mangiando in modo disordinato, non dormendo abbastanza, lavorando troppo o assumendo quantità eccessive di caffeina o alcol).
Per altre ancora sono le circostanze personali a rendere più probabili i disturbi d’ansia. Per esempio, l’aver perso un familiare nella prima infanzia o l’aver avuto un genitore dispotico o aggressivo può rendere alcune persone più inclini all’ansia in momenti successivi della loro vita.
(Se invece esiste una specifica causa ben identificabile per l’ansia, come un abuso mentale o fisico o altri fattori come le dipendenze o la depressione clinica, allora un percorso di psicoterapia più approfondito è estremamente importante.)
La comparsa dell’ansia
La vita è movimento. È dinamica e scorre come un fiume che è libero di fluire. Essere in uno stato di appagamento e felicità significa essere in uno stato di scorrimento nel quale i tuoi pensieri seguono una corrente naturale, e non c’è la necessità di controllare la tua ansia ogni cinque minuti. Quando ti senti bene, il tuo corpo è leggero e la tua mente diventa spontanea e gioiosa.
L’ansia e la paura dell’ansia sono il completo opposto. Sono contrazioni della vita. Quando ci spaventiamo, ci contraiamo impauriti. I nostri corpi si irrigidiscono e le nostre menti generano pensieri negativi. Se manteniamo quello stato di contrazione, alla fine ci isoliamo dalla vita. Perdiamo flessibilità. Perdiamo il nostro fluire. Possiamo pensare a questo come a un crampo muscolare. Quando un muscolo è sfinito e stanco, le sue cellule perdono energia e fluidi. Questo può portare a contrazioni improvvise e potenti, come i crampi. Queste contrazioni sono dolorose ed avvengono senza preavviso.
Allo stesso modo, se per molto tempo le nostre giornate sono caratterizzate da stress e sfinimento, è come se stessimo mantenendo un muscolo in una posizione innaturale troppo a lungo. Imparare a reagire correttamente a queste manifestazioni dell’ansia è cruciale e determina la velocità con la quale ce ne liberiamo e torniamo a vivere sereni.
Questi eccessi d’ansia capitano quasi a tutti prima o poi nella vita. Ci sentiamo improvvisamente sopraffatti dall’ansia mentre il nostro corpo vive tutta una serie di sensazioni intense, come il cuore che batte forte o il petto che si contrae o una sensazione di vertigini. A quel punto il nostro livello di ansia è probabilmente a 8 o 9 su una scala da 0 a 10. Ci ritraiamo per la paura e precipitiamo in un circolo vizioso di ulteriore paura e ansia.
Il culmine dell’ansia e l’arrivo degli attacchi di panico
È a questo punto che le persone si dividono tra chi sviluppa un disturbo di attacchi di panico e chi no. Il vero fattore decisivo è il fatto di farsi prendere dal loop (circolo vizioso) dell’ansia oppure no. Il loop dell’ansia è una trappola mentale, un circolo vizioso del temere la paura. Invece di dare poca importanza ai pensieri ansiosi e alle sensazioni fisiche generate dall’ansia, la persona diventa attentissima ad ogni piccolo sintomo, e paranoica riguardo ad esso.
- “E se perdessi il controllo e facessi qualcosa di folle?”
- “E se quelle sensazioni tornassero mentre sono in una riunione?”
- “E se fosse il sintomo di un serio problema di salute?”
Questa trappola è come essere accalappiati da un nodo scorsoio. La nostra reazione immediata è quella di combattere strenuamente per liberarci, ma è la reazione sbagliata. Più ci dibattiamo, più il nodo si stringe.
L’ansia è una trappola facile nella quale cadere. Tutta la tua preoccupazione aggiuntiva e lo stress peggiorano il problema, alimentando l’ansia e creando un loop. È come versare carburante sul fuoco: più temi le sensazioni fisiche, più sembreranno intense. Purtroppo tante persone spensierate passano dal sentirsi bene, al diventare timorosi di situazioni quotidiane semplicemente per aver sofferto di un brutto attacco di panico ed essersi arenati in questo loop ansioso del temere di avere un’altra crisi d’ansia.
Per quanto suoni strano, l’ostacolo più grande alla guarigione dall’ansia sei tu. Tu sei la cura. Il tuo corpo vuole guarire la tua ansia tanto quanto te. Tutto quello che devi imparare è una nuova e migliore reazione – il tipo di reazione che rimuove l’ansia dalla tua mente così che il tuo sistema nervoso possa distendersi e non generare ulteriore ormoni dello stress. Questa nuova reazione ti consentirà di uscire dal loop dell’ansia e tornare a vivere come facevi prima di avere gli attacchi di panico.
Tuttavia a prescindere dal fatto che la terapia cognitivo-comportamentale è uno degli approcci più utili per il disturbo di attacchi di panico, è il tuo livello di impegno e dedizione che determinerà quanto veloce ed efficace sarà la tua ripresa.
Perché ho gli attacchi di panico?
Una persona che soffre frequentemente di attacchi di panico o di disturbo d’ansia generalizzato è costantemente bombardata da un cocktail di ormoni dello stress.
Questa situazione anomala non solo rende il tuo sistema nervoso altamente sensibile allo stress, ma ti fa sentire preoccupato ed isolato dal mondo. La prima cosa della quale essere consapevoli per eliminare gli attacchi di panico quindi è che va bene non sentirsi bene. Questo è il punto di partenza. Tutti i mesi o gli anni che hai vissuto con l’ansia possono realmente farsi sentire. Può essere passato davvero molto tempo dall’ultima volta che ti sei sentito davvero te stesso.
E’ molto probabile che l’ansia che senti non sia diversa da quella di cui soffrono tutte le altre persone che sono guarite grazie alla terapia cognitivo-comportamentale. Negli anni mi sono imbattuta in un ampio ventaglio di problemi di ansia da non restare più sorpresa di fronte a nulla. Disturbo da attacchi di panico, disturbo d’ansia generalizzato, ansia sociale, disturbo ossessivo compulsivo: dietro tutte queste manifestazioni c’è la stessa cosa – l’ansia.
La realtà può sembrarti un pò strana, ma va bene così. Ora che sai che l’ansia è solo una risposta del tuo corpo allo stress, puoi cominciare a sentirti più a tuo agio a riguardo. Gli attacchi di panico, in particolare, sono causati da una reazione di attacco o fuga che compare a sproposito (in quanto non esiste un vero pericolo imminente). Indipendentemente da quanto possa sembrarti terrificante, sei al sicuro. Non ti accadrà nulla di male. Non soffocherai né morirai. Anche se l’attacco di panico è molto sgradevole, non è pericoloso.
Per iniziare un processo di guarigione è importante ricordare che gli attacchi di panico non sono il tuo nemico; sono il risultato del tuo tentativo di mantenerti al sicuro da una situazione di pericolo. È il tuo atavico meccanismo biologico di protezione che ti imbottisce di ormoni dello stress così che tu possa combattere una minaccia che hai avvertito o scappare da essa. Questo meccanismo funzionava a meraviglia quando dovevamo fuggire dalle tigri dai denti a sciabola migliaia di anni fa, ma è considerevolmente meno di aiuto quando si innesca mentre siamo imbottigliati nel traffico o siamo nella metro.
Pensa a tutti gli attacchi di panico di cui hai sofferto quando l’ansia raggiungeva il top e ti sei spaventato. Proprio quando pensavi di non potercela più fare, si calmavano di nuovo. Non dimenticare, i tuoi precedenti di successo nel superare gli attacchi di panico finora sono del 100%. È un buonissimo risultato. Niente male davvero!
Se vuoi un aiuto addizionale per velocizzare i tuoi progressi, puoi leggere Come velocizzare la guarigione dall’ansia e dagli attacchi di panico.