La mia timidezza eccessiva sta ulteriormente peggiorando

Domanda:

Buongiorno dottoressa ho bisogno di un parere, in quanto la mia timidezza sta peggiorando;

da quando sono nata sono sempre stata una persona timida, anche mio padre lo è.

Tuttavia riesce a gestire la cosa, infatti la sua carriera va bene e lui lavora a stretto contatto con tante persone nuove.

La mia famiglia si è spostata spesso e da piccola ho cambiato varie scuole, ogni volta ho dovuto fare nuove amicizie, e ho fatto molta fatica.

Quando ho iniziato l’università l’anno scorso la situazione è però peggiorata. Ho fatto solo 2 amicizie in un intero anno, il resto sono solo conoscenti a cui dici ciao nel corridoio, nulla di più.

Non capisco cosa ci sia di sbagliato in me, ma quando devo conoscere nuove persone non mi sento affatto a mio agio, riesco a malapena a dire qualche parola di rito. Questo non succedeva in presenza della mia famiglia, in quel caso mi sento più sciolta.

Ma ultimamente la mia timidezza eccessiva sta peggiorando, ovvero addirittura con i miei stessi familiari mi sento impacciata.

Ho fatto un tirocinio di due settimane in una piccola testata locale come aiuto redattrice e ho iniziato a frequentare un sacco di nuovi colleghi, tuttavia la cosa è stata gestita al meglio.

Dalla settima scorsa tuttavia, sono stata assunta in un importante negozio di abbigliamento e la situazione è degenerata al punto che ho sofferto alcuni attacchi di panico mentre stavo lavorando, anche se sono stata in grado di nasconderlo a tutti, almeno spero.

In tutta la mia vita non mi era mai capitato di dover attaccar bottone con completi estranei, e così tanti in un solo giorno (sa dover chiedere se ha bisogno di qualcosa, se posso essere di aiuto, etc).. In più l’imbarazzo di dover dire a qualcuno “posso aiutarla in qualcosa” ma non avere assolutamente idea di dove si trovino le altre taglie dei prodotti esposti, in quanto non ho ancora abbastanza esperienza in questo negozio.

Inutile dirlo, il mio turno è stato un completo disastro, e quando sono tornata a casa mia madre si è arrabbiata con me per come ho gestito la giornata lavorativa (cioè davvero male).

Ha iniziato a rimproverarmi il fatto che il mio lavoro è davvero semplice, si tratta solo di mostrare della merce ai clienti e che non è possibile non riuscire ad affrontarlo.
Lei non sa che ho avuto la vista annebbiata, quasi come se avessi perso per un attimo la visione periferica, che ho avuto la nausea e giramenti di testa, e stavo quasi per cadere al suolo svenuta dall’agitazione.

Mi sta bene essere timida, è normale, credo. ma perchè le cose sono peggiorate così tanto?? fino al punto tragico toccato ieri a lavoro ?

Non avendo nessuno con cui parlarne ho avuto un peso sullo stomaco per tutta la giornata, sono uscita per correre e scaricare l’ansia e l’adrenalina e ho corso come mai prima, è stato di aiuto all’inizio ma ora sono di nuovo in ansia per i prossimi giorni, come li affronterò?

Appena ripenso al giorno di lavoro appena passato sento di aver subito un trauma e rivivo l’intera giornata nella testa con tutte le sensazioni spiacevoli che ho provato. La notte scorsa ho pensato perfino che vivere in questo modo non ha alcun significato.

per favore mi dia un aiuto a riguardo
grazie

cordiali saluti
Roberta

 

Risposta:

Gentile Roberta la timidezza eccessiva è molto comune, così come al tempo stesso esistono persone davvero molto estroverse.

L’introversione e la timidezza di solito portano le persone a scegliere attività ed impieghi compatibili con queste caratteristiche.

Relativamente alla sua situazione, direi che è molto stressata dagli scenari recenti: la famiglia le fa pressioni per comportarsi “a modo” in un ambiente lavorativo che compete principalmente a persone particolarmente estroverse.

Viene inoltre da un periodo di tirocinio nel quale è stata messa alla prova la sua capacità di relazionarsi con nuove persone.

L’alto livello di stress che sta vivendo producono la sensazione di panico, ed il primo accenno di depressione.

I sintomi che ha descritto sono riconducibili ad una leggera ansia sociale, anche se molto probabilmente lei è semplicemente molto timida, molto stressata e molto provata.
Le suggerirei di consultare uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale per acquisire tecniche che l’aiutino a sopportare, gestire e quindi ridurre il livello di stress.

Se ritiene che la depressione stia prendendo il sopravvento, non esiti un giorno di più a contattare uno specialista.

Se i pensieri di suicidio diventano più frequenti la invito a contattarmi al più presto.

La sua problematica, benchè di estremo rilievo per lei, è all’ordine del giorno per specialisti qualificati: la sua situazione si può trattare senza lungaggini.

Cordialmente

Dr.ssa Zanotti

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