Rifiutarsi di rispondere alle domande dello psicologo
Domanda:
Buongiorno dott.ssa ho una domanda semplicissima: posso rifiutarmi di rispondere ad alcune domande oppure no?
Glie lo chiedo perchè da qualche settimana fa ho iniziato un percorso terapeutico e ho detto a questo psicologo che a tale domanda non avrei risposto, mi sono rifiutata di rispondere. Tuttavia lui ha insistito, dicendomi che avrei dovuto rispondere per completezza della situazione, è arrivato perfino ad insultarmi.
Quando si va da uno psicologo o da uno psicoterapeuta è possibile rifiutarsi di rispondere? è normale ricevere un attacco verbale come quello che ho ricevuto?
io credo di no
cordialità.
Anna
Risposta:
Gentile Anna, mi dispiace davvero per quanto le è accaduto, purtroppo in ogni campo professionale c’è sempre una minima parte, una piccola percentuale di persone che agisce in modo non professionale.
Non è inusuale per un terapeuta fare domande intime, difficili, ovviamente se tale informazione è rilevante al caso.
Al tempo stesso non è raro che una persona decida di tenere un’area della propria storia di vita completamente fuori dal dialogo, rifiutandosi di parlarne.
E’ un comportamento legittimo che ogni utente può decidere di mantenere per tutto il tempo che vuole.
Il motivo di questo comportamento è la mancanza di fiducia nel terapeuta che si ha di fronte. Un professionista qualificato è in grado di capire quando è il momento di non andare oltre, e quando il cliente è finalmente pronto a parlare di certi argomenti.
Nessuno la obbliga a rispondere, e soprattutto, nessuno la obbliga a tornare da questo “professionista”. Infatti se fossi in lei cercherei immediatamente un altro psicoterapeuta.
Mi sento di darle lo stesso consiglio che dò alle persone a me vicine, alle quali per motivi ovvi non posso praticare alcuna terapia, ovvero di cercare un terapeuta che sappia mettervi a vostro agio, che sia adatto alla vostra personalità.
Consideri la prima seduta come un colloquio nel quale è LEI a scegliere la persona giusta con la quale parlare.
Cordialmente
Dr.ssa Zanotti